La maternità surrogata è un tipo di tecnologia di riproduzione assistita volta a superare l'infertilità.
Le indicazioni per la maternità surrogata sono:
- Assenza di utero (congenita o acquisita);
- Deformazione dell'utero o della cervice;
- Obliterazione della cavità uterina;
- Patologie estragenitali e genitali che controindicano la gravidanza e il parto;
- tentativi di FIVET ripetuti senza successo con un fattore uterino.
Il diritto alla maternità surrogata fa parte di un concetto complesso di diritti riproduttivi, che assicurano l'esercizio dei diritti umani alla procreazione, compreso il diritto alla pianificazione familiare indipendente; il diritto all'assistenza sanitaria riproduttiva; il diritto all'assistenza medica, sociale, informativa e di consulenza; e il diritto a utilizzare la tecnologia riproduttiva assistita (fecondazione in vitro, maternità surrogata).
I requisiti per le madri surrogate sono:
- età da 20 a 35 anni
- presenza del proprio figlio sano
- Salute mentale e somatica
La procedura di maternità surrogata segue il seguente algoritmo:
- Scelta del surrogato (con l'aiuto di una clinica o agenzia, o con gli sforzi del paziente stesso)
- Sincronizzazione dei cicli mestruali
- Procedura di fecondazione in vitro con trasferimento degli embrioni nell'utero della madre surrogata
- Trasporto e consegna
Determinazione del rapporto giuridico tra la coppia e la nascita del bambino
Un punto importante quando si conclude un accordo di maternità surrogata è la misura in cui tutte le parti coinvolte sono consapevoli dei possibili rischi. Un accordo legale correttamente redatto (contratto di maternità surrogata) tra i genitori e la madre surrogata può stipulare non solo il pagamento ma anche una clausola che stabilisce che nel caso in cui la madre surrogata decida di tenere il bambino, si impegna a compensare le spese e a risarcire i danni.
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